A Verona, così come in molte altre zone d’Italia e in generale del Nord Europa, nella notte tra il 12 e il 13 Dicembre si celebra una delle figure di maggiore impatto del Cristianesimo: Santa Lucia. 

Chi era Santa Lucia?

Lucia era una giovane cristiana di Siracusa vissuta tra il III e il IV secolo e promessa in sposa ad un giovane pagano. 
Orfana di padre a soli cinque anni, la giovane si occupò della madre affetta da una grave malattia per lungo tempo. Si recò quindi in pellegrinaggio a Catania, sul sepolcro di Sant’Agata, per invocarne l’intervento e proprio qui successe una cosa decisamente fuori dall’ordinario: durante la preghiera la ragazzina si assopì e vide in sogno la Santa che le rivelò il suo destino. Ritornata a Ragusa e constatata la miracolosa guarigione della madre, Lucia decise di affidarsi completamente a Dio e regalò tutto ciò che possedeva ai poveri: forniva aiuto ai cristiani nascosti nel regno del terrore sotto il dominio dell’imperatore Diocleziano e per trasportare più provviste possibili attaccò le candele ad una ghirlanda – ancora oggi simbolo della Santa – in modo da avere libere entrambe le mani. 

Il suo promesso sposo, insospettito dal comportamento della giovane Lucia e oltretutto da essa rifiutato, decise di denunciarla alle autorità come cristiana, nonostante fosse al corrente delle persecuzioni in corso al tempo. Risultato? La condanna a morte. 

opera su santa lucia con vestito giallo
Il culto

Lucia di Siracusa divenne una figura di grande rilievo all’interno della tradizione cristiana e la sua celebrazione rientra a pieno titolo tra le feste invernali legate alla luce. Questo a causa della sovrapposizione con altre feste pagane del giorno del solstizio d’inverno, che fino a circa cinque secoli fa cadeva proprio il 13 Dicembre. 
La Chiesa Cattolica voleva infatti fare in modo che la Santa diventasse la portatrice cristiana della luce. 

Nonostante negli anni il giorno del solstizio d’inverno venne modificato per alcuni errori di calcolo e spostato al 21 Dicembre, il giorno di Santa Lucia rimase invariato e tutt’ora si festeggia nella notte del 12 Dicembre. 

Cosa fa Santa Lucia oggi?

Santa Lucia non ha mai abbandonato il suo compito, è cambiato solo il soggetto: se in passato si occupava dei più poveri, oggi porta doni ai bambini di molte zone d’Italia.
Il culto di Santa Lucia è molto forte in alcune zone del nostro Paese: a Siracusa, sua città natale, in Trentino e nelle province di Bergamo, Brescia, Lodi, Mantova, Parma, Udine, Reggio Emilia e Verona.

E all’estero?

Santa Lucia non viene festeggiata solo in Italia, ma anche e soprattutto nei Paesi del Nord Europa, come Austria, Boemia e Svezia. Qui la “regina della luce” rappresenta un felice momento di allegria prenatalizia e, tra l’altro, nel periodo più buio di tutto l’anno. 
In Svezia per tradizione la Santa vestita di bianco porta una corona di candele e offre delle focaccine allo zafferano con un nome molto curioso: Lussekatter, letteralmente “il gatto di Lucia”. 

La tradizione dice…

Nella notte tra il 12 e il 13 Dicembre i bambini vanno a letto presto nella speranza di trovare i regali al loro risveglio. 
È buona usanza lasciare sul tavolo della cucina un piatto con del cibo e un bicchiere di latte caldo, affinché sia Santa Lucia che il suo asinello possano nutrirsi prima di ripartire per il loro viaggio verso le case di tutti gli altri bambini. 
Guai a rimanere svegli: la leggenda narra che tutti i bambini che all’arrivo di Santa Lucia non staranno dormendo verranno accecati con la cenere! 

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