Il territorio veronese non si distingue solo per il buon vino, ma anche per la produzione di olio extravergine d’oliva, che si effettua solitamente nella zona meridionale del nostro Paese per le condizioni climatiche. La città di Verona rappresenta un’eccezione detenendo il titolo di regione più a nord del mondo dove è possibile la coltivazione dell’olivo per la conseguente produzione di olio, grazie alla presenza del Lago di Garda, il quale mitiga il clima dell’intera regione. Una realtà molto significativa che vale la pena di conoscere.
La storia
Quella dell’olio extravergine d’oliva è una coltivazione molto antica, che risale ai tempi dei romani, ma che viene ufficializzata solo nell’853 quando iniziò a essere praticata nei monasteri della zona anche a fini liturgici.
La coltivazione
La costa est del Lago di Garda, definita Riviera degli ulivi, è la zona collinare che copre i due terzi della produzione veronese e risulta particolarmente adatta per la coltivazione degli ulivi, grazie al suo clima mite tipicamente mediterraneo.
Generalmente la raccolta delle olive ha luogo in autunno con il fenomeno dell’invaiatura, ovvero quando la drupa dell’oliva inizia a modificare il suo colore: dal verde al caratteristico violaceo. Il tutto può avvenire con diverse tecniche: manualmente, usando degli appositi pettini o ancora con una tecnica ben precisa, la bacchettatura, che consiste nel bacchettare i rami dell’ulivo tramite l’utilizzo di bastoni, per fare in modo che le olive cadano nelle apposite reti posizionate esattamente sotto alla chioma degli alberi.
La qualità e le caratteristiche
L’olio del Garda vanta un’altissima qualità, sia grazie all’ottenimento della denominazione d’origine protetta “Garda DOP” sia per la costante attenzione posta dai vari oleifici all’attuazione di precisi sistemi di qualità che ottimizzano i processi lavorativi dell’azienda. Esso si presenta come un olio molto morbido, delicato e piacevole al palato, facilmente digeribile e con un retrogusto fruttato.